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Wakeskate: la storia, come funziona e dove si pratica oggi
Il wakeskate è uno sport acquatico da tavola che presenta molte somiglianze con il wakeboard. Tuttavia, la principale differenza risiede nel fatto che la tavola non è fissata ai piedi come nel wakeboard, permettendo al rider di essere completamente libero come nello skateboarding.
La tavola wakeskate è più grande rispetto a quella dello skate da strada, ma mantiene alcune similitudini: ha una superficie in grip come quella dello skate (ma più performante, così da permettere una buona presa nel bagnato) e viene utilizzata con le classiche scarpe da skateboarding. Nel wakeskate, l’andatura è laterale, con il piede sinistro o destro avanti (rispettivamente: regular o goofy).
A differenza del wakeboard, nel wakeskate vengono utilizzate le logiche dello street skateboarding per eseguire i trick. Si possono fare shove-it, bigspin, flip e molto altro sia sullo specchio d’acqua piatto, sulla scia della barca, che sugli ostacoli posizionati lungo il percorso. Questo permette ai riders di esprimere la propria creatività e di eseguire manovre simili a quelle viste nello skateboarding tradizionale.
Di fatto il wakeskating è uno sport diverso dal wakeboarding, e anche se possono sembrare due discipline molto simili…in realtà le evoluzioni e i trick hanno diversa natura; il wakeboard molto più vicino allo snowboard, mentre il wakeskate molto più simile allo skate per quanto riguarda il genere di evoluzioni.
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Inutile dire che la mancanza di un legame con la tavola fa un’enorme differenza, oltre che per le famiglie di trick, soprattutto in termini di equilibrio e manovrabilità. A differenza del wakeboard la posizione dei piedi sulla tavola non è mai la stessa, e il rider deve essere in grado di trovare il giusto feeling per ogni trick e in tutte le circostanze di atterraggio sulla tavola.
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La storia del wakeskate: come è nato questo sport
Il wakeskate “moderno” ha iniziato a prendere forma negli anni ’90 con l’introduzione dei primi impianti “cable”. Tuttavia, la sua storia risale addirittura agli anni ’70, quando veniva praticato in una forma più originaria e improvvisata, cavalcando le onde generate dalle barche con lunghe e ingombranti tavole da surf (conosciuto come freeboarding o wakesurf). Nel corso degli anni, le tavole sono diventate sempre più corte, simili alla forma di uno skate classico. Le prime aziende americane hanno iniziato a produrre e testare tavole da wakeskate realizzate con diversi materiali, come composito, fibra di vetro e legno.
Il wakeskate ha una storia meno nota rispetto al wakeboarding. Per molti anni, la pratica del wakeskate si è concentrata principalmente negli Stati Uniti, sia su imbarcazioni tradizionali o jet ski, utilizzando verricelli traino chiamati “winch”, sia presso gli impianti “cable” installati solitamente sui laghi. Questi diversi modi di praticare il wakeskate hanno contribuito a sviluppare e arricchire la disciplina nel corso del tempo.
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Thomas Horrell e la nascita dei wakeskate Bi-level
Nuovi materiali e tecniche di assemblaggio vengono introdotte per realizzare tavole da wakeskate sempre più resistenti e performanti. Thomas Horrell, uno dei promotori del wakeskating, nei primi anni del nuovo millennio inventò un tipo di tavola che è stata usata per diversi anni: la Bi-level. Si tratta fondamentalmente di due tavole di composito e fibra di vetro sovrapposte e collegate al centro da due staffe. La particolarità della Bi-level è che il flex dato dalla tavola superiore aiuta a schiacciare la tavola nell’acqua, il che consente di sentire il movimento del pop più come un ollie su uno skateboard.
Tuttavia negli anni le tecniche di lavorazione e assemblaggio si sono evolute ulteriormente e oggi le tavole utilizzate dai rider sono quelle realizzate con l’anima in legno. Le tavole in legno sono più pesanti ma maggiormente manovrabili e stabili, soprattutto fuori dall’acqua in fase di trick.
Dove è arrivato il wakeskate oggi
Oggi il wakeskate si pratica in tutto il mondo, soprattutto in Europa sta prendendo sempre più la scena grazie anche a grandi nomi come Redbull e Nike che promuovono lo sport attraverso eventi internazionali e sponsorizzano i migliori rider di tutto il mondo.
Guarda Daniel Grant in uno dei suoi video, ha letteralmente messo sotto sopra il suo cable di casa (Thai Wake Park).
Guarda questo video del wakeskater Brian Grubb nel mentre che svolge la sua impresa insieme a Redbull nei ghiacci dell’Antartide.
Dove praticare il wakeskate in Italia
In Italia, esistono numerosi cable wakepark dedicati al wakeskate, che offrono opportunità di apprendimento e pratica a tutti i livelli. Questi wakepark si distinguono in Full Size e Two Towers e sono presenti sia nelle regioni settentrionali che in quelle centrali, meridionali e nelle isole principali. Oltre ai wakepark, è possibile praticare il wakeskate anche con il traino della barca, sia nei laghi che in mare, presso vari club. Questi luoghi offrono agli appassionati del wakeskate l’opportunità di godere di sessioni emozionanti e di sperimentare le proprie abilità sia sui cable che con il traino della barca.
Perché dovresti iniziare a praticare il wakeskate
Il wakeskate offre una serie di benefici sia fisici che mentali. Dal punto di vista fisico, praticare il wakeskate aiuta a sviluppare la forza muscolare, l’equilibrio, la coordinazione e l’agilità. A livello mentale, l’esperienza di sfidare il cable e di eseguire trick può aumentare l’autostima, migliorare la concentrazione e fornire una sensazione di libertà e divertimento.
Se ti appassionano gli sport acquatici o desideri provare qualcosa di nuovo ed emozionante, il wakeskate potrebbe essere la disciplina perfetta per te. Con il suo mix di adrenalina, creatività e connessione con l’acqua, il wakeskate offre un’esperienza unica che vale la pena provare. Scopri come funziona e cerca le migliori destinazioni per praticare il wakeskate oggi stesso su Wakesquare.
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